venerdì 11 maggio 2012

PROMUOVI GRATUITAMENTE LA TUA BAND NEL WEB SU OLTRE 70.000 UTENTI !
SONO GIA' TANTISSIME LE BANDS CHE STIAMO AIUTANDO E CHE CI STANNO AIUTANDO !
IN PIU': 
SCAMBI DI DATE TRA BAND
 INFORMAZIONI PER UNA CORRETTA PROMOZIONE WEB BASE PER UNA BAND
INSERIMENTO NELLA NUOVISSIMA ROCK RADIO SKULTURA
              
EVENTO FACEBOOK

scrivici  per ogni info a:  antipop.project@gmail.com


venerdì 6 aprile 2012

Esce il disco dei Rosso Dalmata su I-tunes


di RockShareBologna

-Provocatory Glam Band-


E' un mondo benpensante, falsamente  sfavillante, una realtà fredda e  distaccata
 quella che descrivono nei loro testi i Rosso Dalmata; band indie rock/alternative di Bologna.Tematiche molto dirette,di difficile popolarità, trattate con un certo 
grado di sarcasmo ed estrema passione. "Rosso Dalmata", il loro omonimo disco di debutto è un indietrip dei tempi moderni; uno scontro tra  rabbia e  ragione,
un mix di tessuti sociali davvero varissimo.
C'è la fanciulla e la sua vita incazzata, la ninfomane annoiata, 
il dandy che si sfoga,padri e figli in rivolta,questioni sociali su reati 
colti in flagranza,funghi allucinogeni che ci invitano ad andare 
in vacanza, ragazzi con la riga in mezzo campioni di fisica 
nucleare che non sanno fare una passeggiata.
Parti di vite vissute,parti di vite non provate a vivere:
i Rosso Dalmata fondamentalmente sono storie, senza nessun particolare accento politico, che fanno leva sulla rabbia o sulla follia
.Non fatevi ingannare dal rosso.E' una generazione complessa e complessata, 
senza una lira, o con troppi soldi,con miliardi di sogni  o senza 
nemmeno uno stralcio di speranza quella  a cui 
si rivolgono i Rosso Dalmata. 
In pratica: solo casi disperati. 
Forse, come qualcuno ha detto, siamo davvero nelle mani di chi ha
 il coraggio di  credere nei propri sogni.


Mina si fa di Ketamina
Romanzo Noir
Adoro il '69
il cubo di Rubick
Onda sinusoidale
La danza della busta
Ho mal di dandy
Storia di ordinaria follia
Antistress
E' un problema se sono un omicida seriale ?
Pietra filosofale


Distribuzione Wondermark
Udu Records/ New Model Label edizioni


" Forse si potrebbe parlare di indie rock provocatorio " - racconta il bassista/producer  della band ,Frank Lav -" quello cha avvertiamo maggiormente nelle nostre vite quotidiane,  è una grande nostalgia  per il
passato in tutti i suoi aspetti: musicali, sonori, culturali
voglia di stare insieme, voglia di lottare. C'è ancora tantissima censura
in Italia, rimaniamo ogni giorno più sconvolti e inoridditi."
Il tema della censura è quasi centrale nei Rosso Dalmata.
L'artwork di Nico Panna ritrae la band con un antipop
(la retina usata in studio vicino al microfono per evitare le consonanti "p" , "s")
d'avanti le loro bocche:come dire.. perché non ci fate parlare ?



I rosso dalmata sono un possibile ponte tra cultura pop e cultura underground : la cantabilità delle linee melodiche si scontra piacevolmente e inaspettatamente contro la scomodità delle tematiche trattate. Sembra di tuffarsi in racconti di  chiara ispirazione mod (conflitti generazionali,  l' abuso di droghe come risposta all' indifferenza, la non comunicazione, amore visto come un cubo di Rubick, l'odio dei pregiudizi). 





"Myna si fa di ketamina"
E' il primo singolo dei Rosso Dalmata in rotazione su tutte le radio e le tv indipendenti.
 La tipica visione del quotidiano di una post teenager: quanto conosciamo realmente chi è parte di noi  e ci sta sempre accanto??..quante cose diamo per scontato che passano sotto i nostri occhi ogni giorno? Sinceramente a differenza di molti stupidi e affrettati giudizi letti  qua e la nel web, mi sembra evidente che non si sta inneggiando a nessun tipo di droga: "myna si fa di ketamina" è una denuncia verso i genitori che non fanno i genitori; un richiamo verso quello che ogni giorno seminiamo:rapporti finti.
"myna ..." sembra essere tutto questo: un sapiente mix di canto e grido d' aiuto di una 
ragazzetta incasinata che vuole solo ricordarci: "ci sono anch'io.Venite a dare un occhiata al mio mondo ?.... almeno tu che sei mia mamma,potresti."
Un noto social network ha  gentilmente imposto alla band di cambiare il titolo per poterla caricare all'interno del player della propria pagina: ironia della sorte il problema per il social  non era nel termine "ketamina", bensi in "mina": il nome della protagonista  potrebbe trarre in inganno e facilmente ricollegarsi  per omonimia ad un altro artista ben più noto. Da non credere: e mina divenne myna. Ma ogni mina si sa,prima o poi scoppierà.....


"....ma quanto è normale sentirsi speciale...sotto narcotico ??? "


"...troverai polvere magica, stupida, ora sai che lei è più importante di te.. "


"Adoro il '69" 
Le citazioni , qui, davvero non si contano!
La polemica se siamo andati o meno sulla luna effettivamente nel 1969,
 la rivolta di Stonewall negli Stati Uniti, l' esibizione di Hendrix a Woodstock e i suoi significati politici; passando addirittura per la nascita del manifesto ("e in giro c'e' un giornale che sapeva dire no") e il celebre film di Nino Manfredi,  "l' anno del Signore".
Tutto rigorosamente datato 1969;
 un esplicito riferimento  sessuale aleggia e fa sfondo durante a tutta la song,senza risultare volgare o preponderante.
E per un attimo, se chiudete gli occhi, vi sentirete davvero trasportati in quella raffica
di ideali, odori, contraddizioni e voglia di stare insieme proprie di quell' irripetibile annata. 


"...figli di fiori ovunque con palpebre lontane...... 
e non credo sia banale che un afroamericano bruci l' inno nazionale"


"Il cubo di rubick"
Noi capsule in orbita in un'apice di solitudine.
Noi così vicini e così lontani.
Storia si una paranoia momentanea, storie d'amore di altri tempi che condensano il sommo dubbio e paura: e se non ti amassi?Hai mai finito il tuo cubo di Rubick? Sei mai andato fino in fondo alla  tua strada ,uomo....?


"..sei facciate sono tante per una persona, vorrei almeno vedere qual'e' di te la meno buona"
"cambi umoralimisti a fraintendimenti"Non litigarecon te non è possibile ,come quel  gioco per me irrisolvibile.."


Ho mal di dandy
Un insolito match verbale che simula uno scontro culturale tra chi la vita la vive e chi la vita la sa.Il punto di vista di un uomo saggio che non fa caso se il suo culo è posato su una ceramica o su un morbido divano firmato.L'ideale di vita del tipico dandy, forse anche un po' troppo tipico. La loro rabbia reciproca;  isolare e rendere pubblica questa rabbia, tipica di una figura non forte,ha un fascino fortissimo.
Il finale radioheadiano su un testo di Annunzio è una coraggiosa sintesi della filosofia di una buona parte di cultura alternative italiana come i Rosso Dalmata: non ci sono limiti, sfogatevi cazzo.

"Oscar Wilde è il tuo dottore, ehi tu quell' osso non ha più, dimmi se un profumo odora piu' della ragione" 


"e' solo un fiore il letto di tutti i tuoi sensi"


"Sei la belezza, sei l'alchimia, ma in fondo cosa vuoi che sia ?..."


"Onda sinusoidale"
E' la storia di chi ama complicarsi la vita un po' per gioco, un po' per sfida, un po' perchè è fatto cosi...
E' la storia di chi ha un gran cervello ma non sa fare o non apprezza le cose facili e soffre perchè non trova nessuna dispensa pronta in pdf per studiare come si fanno.
Atmosfere più felici,al limite del glam, stralci di poesia post contemporanea:bluvertigo, battiato ma anche un po' 
di velvet e perchè no...direi bugo.




"Anestetici imbarazzanti, no, non userò, il mio synth analogico è l'unico guru che ho"
"Onde quadre, onde a sega, onde evitare del pop"   "Io vorrei inventare solo un onda sinusoidale, poi andrei a ballare, insieme al vento ma non lo so fare..."


"Romanzo Noir "
Ciò che unisce un padre e un figlio può essere  ciò che li divide:viaggio temporale al limite del "carpe diem" tra 
generazioni che sì invertono i ruoli;padri che non crescono e figli che maturano troppo velocemente..
Qui il peso degli  anni e dei diversi sogni sembra faccia da contrappeso ai nostri più reconditi orgogli; e intanto come in goni storia la clessidera piu' precisa del mondo non perdona e lascia dietro
di se nostalgie mai appagate .
Più romanzo che noir,più strokes che pop.

"Passerò da te...lontano
dai tuoi compleanni "

"Il tempo sta passando e non riesco a coglierne l'essenza, so solo che non ritornerà mai più"

"Pietra Filosofale"
Sembra un po' il succo del discorso.
Non a caso è il brano che chiude il disco.E' Un trip sicuramente; dopo il riff spacca tempie dell'intro si condensa lentamente col suo mood genuino, per poi esplodere 
più duramente nel finale.
 L'inutilità delle domande ci sembra 
il senso più prossimo a questo totale libero sfogo dei sensi che è pietra filosofale.La collocazione testuale sul piano della fotografia, meno prossima al flaccido racconto step by step,  ci sembra adeguata alla  natura del brano palesemente psichedelica.Per chi è incazzato o semplicemente per chi ha capito che è arrivato il momento di godersi la vita.


"Insieme ad Adamo mi hai visto uscire pochi secondi e saremo on air..."
"Se fa bene o se fa male, è filosofale"


www.myspace.com/rossodalmata
                 www.soundcloud.com/rossodalmata
                                                                                  www.lastfm/rossodalmata